Come un capello che cade dopo il taglio. Come un’onda che ti avvolge di un gesto unico. Unico segno che raccoglie tutte le persone all’interno. E poi il gesto si ripete al soffitto ma più complesso, completa la forma del ricciolo che è stato. Una sequenza ridondante di specchi e luci, materiali puri. Il nero e il bianco si mescolano e si alternano. Donne e uomini che si muovono in questo vortice continuo. Occhi, mani, labbra, capelli sotto una pioggia di luce.
Progettista: Arch. Sandro Bonaccorsi