Progetto
Il bivacco è collocato sul punto di stazione del rilievo planialtimetrico allegato al Bando di Concorso, con il proprio asse longitudinale ruotato in senso antiorario verso sud rispetto alla sezione longitudinale individuata dai rilevatori.
Il bivacco è così collocato per avere visivamente un rapporto molto stretto tra esterno ed interno: un’ampia visibilità sia da valle sia verso valle. A sottolineare ed esaltare questo stretto rapporto, il bivacco presenta una generosa finestra sulla sua parte apicale, in grado di far spaziare lo sguardo fino a valle permettendo di godere appieno della visuale. Al bivacco si accede da monte, attraverso un taglio netto nel suo volume. L’accesso al bivacco è rialzato dal suolo di un paio di metri per limitarne l’occlusione per neve. Internamente pensato per esaltarne l’aspetto conviviale, il bivacco è organizzato su tre livelli. Il primo livello, a cui si accede dall’esterno, è la zona giorno, il secondo e terzo livello, sottostanti al primo, costituiscono la zona notte. Dalla zona giorno si accede alla zona notte con una scala semplice che sbarca gli ospiti sul terzo livello. Ogni livello ha un’organizzazione radiale.
La zona giorno presenta al centro il tavolo dove gli ospiti possono rifocillarsi tutti insieme con bevande e cibi caldi, parole e sguardi. Sul perimetro gli spazi a terra ed in alzato ( piani in corda di canapa ) per il deposito temporaneo delle attrezzature degli ospiti ( zaini, sci, ecc. ) e per le dotazioni fisse del bivacco. La zona notte presenta al centro il collegamento verticale ed intorno al centro, a raggiera, lungo il perimetro dei due livelli si dispongono “liberamente” gli ospiti; non sono previste cuccette. Il bivacco ha una struttura tridimensionale reticolare con aste in legno microlamellare di faggio, intersecata da piani orizzontali costituiti da travi e pannelli in legno microlamellare ( travi e pannelli Pollmeier BauBuche ).
La struttura è contenuta da un involucro.
L’involucro si compone di più strati. Dall’esterno verso l’interno:
– primo strato, lamiera di acciaio inox AISI 304 satinato, spessore 0,6 mm;
– secondo strato, pannello OSB/3, spessore 20 mm;
– terzo strato, materassino di lana 100%, spessore 150 mm;
– quarto strato, pannello OSB/3, spessore 20 mm, con impiallacciatura di faggio sul lato in vista.
L’involucro progettato ha una trasmittanza termica U < 0,25 W/mqK. Il bivacco è appoggiato e fissato su un basamento eseguito con lamiere di acciaio di spessore 10 mm. Il basamento è costituito da due parti distinte aventi sezioni, in orizzontale, una retta la prima, in corrispondenza con l’unico lato del bivacco che tocca il suolo, l’altra a T a ricordare la zampa di un’aquila, in verticale, entrambe a T.
Il basamento è bloccato nella roccia con barre filettate in acciaio e malte di inghisaggio, previa realizzazione di un solco nella roccia per regolarizzarne il piano di posa.
Il bivacco ha un impianto fotovoltaico ad isola, costituito da pannelli fotovoltaici di colore rosso. I pannelli sono inseriti in un disegno integrato con la “pelle” ( lamiera in acciaio inox AISI 304 satinato ) del bivacco: non sovrapposti alle “pelle” ma parte di essa. Per forma, colore e posizione, i pannelli segnalano la presenza del bivacco nelle giornate buie. La pelle, oltre che alla geometria, è quella che più di ogni altro aspetto rende l’oggetto assimilabile ad una pietra preziosa. L’utilizzo della lamiera di acciaio inox satinato, tagliata in fazzoletti come da geometria di progetto, ed unita con chiodatura e sormonto, consente a questa superficie di cangiare, sfaccettandosi in molteplici riflessi, ed allo stesso tempo la natura del materiale, permette di riflettere i cromatismi dell’ambiente circostante al variare del clima e delle stagioni, riuscendo quindi a catturarne la luce diffusa e colorandosi con essa. Per la costruzione del bivacco sono previsti quattro giorni di lavoro in montagna, una giornata lavorativa di 10 ore con un numero minimo di addetti pari a quattro.
Primo giorno, allestimento del cantiere e posa in opera del basamento. Secondo giorno, posa in opera della struttura tridimensionale reticolare, dei piani orizzontali e dell’involucro. Terzo giorno, posa in opera dell’involucro e della vetrata. Quarto giorno, posa in opera delle dotazioni interne e smobilizzo cantiere.
Progettisti: Arch. Sergio Bini, Arch. Sandro Bonaccorsi, Arch. Valter Ciurli