Progetto
La proposta di progetto si pone di raggiungere 3 obiettivi principali, supportati dall’ottenimento di altri, senza i quali anche il progetto primario potrebbe risultare carente o irrealizzabile: – ripensare il modello relazionale tra le due città; – realizzare una direttrice di collegamento pedonale e di raccordo urbano tra Piazza XX Settembre e Parco Corsini; -Fondere tre spazi urbani, due piazze e una strada fino a farli diventare un luogo; In questo senso la sosta veicolare dei residenti avverrà in uno dei parcheggi d’anello individuati nella città di pianura, con raggiungimenti pedonali delle abitazioni contenuti nella fascia di pochi minuti. Le strade resteranno disponibili per ogni tipo di emergenza e cicli orari di carico e scarico. Un numero esiguo di piccoli mezzi pubblici, non inquinanti, renderanno accessibile ogni punto del percorso attraverso una circolazione permanente, anche ad ogni persona non autosufficiente. Le aree dei parcheggi risultano raggiungibili attraverso la riorganizzazione del traffico veicolare, separato per flussi intensi periferici e più contenuti di quartiere. L’area pedonale instaurerà un rapporto nuovo e qualitatico tra pubblico residente e visitatori esterni, che dallo shopping si estenderà alla relazione sociale e alla partecipazione diffusa. Piazza Montanelli riacquisterà il suo perimetro originario, una nuova pavimentazione andrà a lambire, senza differenza planimetrica, gli edifici di contorno. La scelta, per la sua portata culturale, urbanistica e religiosa ridisegna l’equilibrio urbanistico della stessa e ripropone la lettura del suo spazio sociale. Sul prolungamento del portico che si allinea con la galleria Le Contrade, in traiettoria con Piazza XX Settembre, si svilupperà un secondo portico ad anello con i lati lunghi leggermente divaricati per l’allineamento con Via Checchi e il Corso Matteotti. Una fontana che inizia in Piazza Amendola si conclude, attraverso un percorso d’acqua visibile, sul lato nord della piazza, a lambire il percorso della Via Francigena oggi riassorbita dalla stessa, a riproposizione di un’antica fontana del pellegrino. Piazza Amendola rappresenta il tipico esempio di volume negativo sottratto alla soluzione d’impianto del tessuto abitativo. Il raccordo urbanistico tra i diversi livelli di percorso perimetrale e della pedana centrale, avverrà tramite un anello di gradoni che fungerà da seduta ricreativa e occasionale nel caso di eventi. Nel raccordo di curva, ulteriori gradini trasformeranno i gradoni in scalinata di accesso per il municipio il quale porrà il suo ingresso in posizione ancora più evidenziata per sottolineare la sua collocazione pubblica al di sopra di ogni interesse di parte.
Progettazione
Progettista: Arch. Sandro Bonaccorsi
Progettista: Arch. Vincenzo Mollica
Collaboratori:Arch. Paolo Guida, Arch. Marina Paci, Daniele Biondi
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